Domani si parte alla volta di Monforte d’Alba per il Tasting Barolo Boys, del quale Giovanni Arcari ha già parlato qui, e al quale prenderanno parte anche alcune aziende franciacortine. Ho fatto una carrellata mentale di quelli che sono i prodotti tipici -vini esclusi in questo caso – delle Langhe e del Piemonte, che mi piacerebbe conoscere meglio, assaggiare e non meno importante comprare per realizzare, poi a casa, qualche ricetta. Non servo certo io per farvi sapere che i presìdi sono tantissimi… e di sicuro un paio di giorni non basteranno per assaggiare ciò che più mi incuriosisce e mi fa gola.
Ho “anticipato la partenza” e ho cucinato un secondo piatto (cosa insolita per me che prediligo i risotti e le paste) a base di branzino e di nocciole…e non nocciole qualsiasi ma Nocciole Piemontesi Igp.
La ricetta è tutta un’invenzione e la scelta degli ingredienti è stata dettata da quel che ho trovato in casa e dalla necessità di utilizzare al più presto un paio di filetti di branzino già abbattuto e scongelato che ovviamente non volevo sprecare.
Ingredienti per due persone: 4 filetti di branzino abbastanza piccoli, 80 gr di nocciole piemontesi Igp, 6 foglie di salvia grandi e qualche fogliolina piccola per la decorazione, 2 patate a pasta gialla, 2/3 bicchieri di Franciacorta, sale, pepe e olio EVO.
Preparazione: far bollire le patate, appena pronte lasciarle intiepidire, sbucciarle e metterle nel mixer o Bimby che sia. Aggiungere sale, pepe e Franciacorta e frullare il tutto fino a ridurre il composto in una crema liscia non troppo solida.
Tritare le nocciole abbastanza grossolanamente aggiungendo nel mixer sale e pepe, lavare e asciugare la salvia. Posare su ciascun filetto (che deve essere senza pelle) due o tre foglie di salvia e una spolverata di granella di nocciole, arrotolare il branzino per creare un involtino e chiuderlo con dello spago da cucina. In una piccola teglia, ricoperta di carta forno posare i rotolini, aggiungere un filo d’olio e altre nocciole. Infornare per circa 20 minuti a 160° con funzione ventilato.
Impiattare posando un paio di involtini sulla crema di patate al Franciacorta (che deve essere riscaldata), aggiungere ancora qualche nocciola a decorazione e alcune foglioline di salvia. A piacere si può aggiungere un filo d’olio crudo oppure quello che è rimasto nella carta forno e (ovviamente) pepe.
Sapete che l’invenzione è riuscita #nonmale? Il branzino risulta morbido, sapido e ingentilito dal gusto dolce delle nocciole che durante la cottura hanno rilasciato anche dell’olio…in simpatica opposizione con il gusto acidulo e “molto al Franciacorta” della crema (p.s. se dovete mettervi al volante non mangiatene troppo, il vino non è evaporato, anzi si sente come se fosse in un calice!).
Tartufo, carne piemontese, cioccolato, nocciole sono solo alcuni dei prodotti che subito ci vengono in mente pensando al Piemonte…provate a dare un’occhiata anche alla lista dei Presìdi Slow Food di questa regione…sarebbe davvero interessante riuscire a portare in Franciacorta qualcosina, non trovate?
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