Quando il freddo arriva, sia il corpo che la mente richiedono conforto. Il cibo, ahimè, risponde a questa esigenza anche se un uomo sarebbe più dietetico.
First of all, non so con che animo, io sia qui davanti al Mac alle 21 passate senza cena in corpo, ancora con del lavoro da fare e dopo una giornata a dir poco infernale, a scrivere di ricette. Probabilmente solo perché ho necessità di scribacchiare e di rilassarmi un attimo e trovo questo, un modo comunque produttivo per farlo. Ottimizzare sempre.
Oggi a pranzo ho cucinato questo piatto per il mio AleLove ed un suo collega, due uomini che messi insieme sbranerebbero mezza vacca, alla faccia mia che vivo di assaggi da formica e #solorucola, se non sono ad eventi. I suddetti sono sportivi e con questa "scusa" ho cucinato queste tagliatelle molto particolari conosciute ad una piacevolissima serata organizzata dall'Associazione Pepe Rosa un mesetto fa. Le tagliatelle integrali usate sono di Fracasso, azienda di Pontecchio Polesine che cura la produzione dal campo alla trafilatura (al bronzo), insomma, dalla A alla Z.
Una pasta dal sapore intenso, unica per apporto proteico e digeribilità. Appunto, perfetta per il due baldi giovani (almeno uno dei due) sportivi.
La cosa che più sorprende di questa pasta è davvero l'intensità del sapore (e anche del profumo). Durante la serata da Pepe Rosa l'ho assaporata anche in versione nature, solo con olio extra vergine (Montecroce) ed era perfetta.
Passiamo alla pratica e vediamo cosa ne ho fatto di 'ste tagliatelle... tentando di restare light
Ingredienti per quattro persone:
500 g di tagliatelle Fracasso
300 g di funghi misti freschi o surgelati (io li ho usati surgelati)
300 g di speck tagliato a listarelle o cubetti
1 spicchio d'aglio
1 cucchiaino di olio extra vergine di oliva
pepe nero q.b.
100 ml di latte scremato senza lattosio (io in casa ho solo quello)
prezzemolo tritato q.b.
Procedimento:
In una padella rosolare a fuoco basso i cubetti di speck, quando la maggior parte del grasso si è sciolto, eliminarlo e continuare a rosolare finché diventano croccanti stando attenti a non bruciarli. Metterli da parte.
Nella stessa padella rosolare molto velocemente lo spicchio d'aglio tagliato a fettine, aggiungere i funghi. Cuocere per una decina di minuti a fiamma bassa. Aggiungere un pizzico di sale e il latte, continuare la cottura per altri cinque minuti. Aggiungere il prezzemolo e spegnere il fuoco.
In abbondante acqua salata far cuocere le tagliatelle, scolarle molto al dente ed aggiungerle ai fungi per ultimare la cottura.
Impiattare aggiungendo per ciascuna porzione una macinata di pepe nero, un filo d'olio extra vergine di oliva e i cubetti di speck croccante.
La parte meno light - ma assolutamente necessaria al pasto - è stata di certo il vino ma chi se lo nega un bicchiere di rosso? E poi è ricco di flavonoidi che aiutano a mantenersi giovani! Se poi il vino è un Barolo 2007 alla parola light si fa un gestaccio e ci si versa da bere. Il vino assaggiato oggi era il Tebavio di Tenuta l'Illuminata che si trova a La Morra. Sono stata a trovarli due o tre anni fa e se trovo le foto nel marasma del mio archivio (non potrebbe neppure essere definito tale) le aggiungo in un secondo momento.
Ore 21.38, forse è il caso che mangi qualcosa, finisca la bottiglia di Barolo e mi rimetta a lavorare. Pausa finita.
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