Come avevo anticipato in un precedente post, ieri, a Lonato (Bs) si è svolta una interessante mostra mercato dedicata al peperoncino in collaborazione con l’azienda agricola La Margherita. Questa azienda, con sede a Gazoldo degli Ippoliti (Mn), certificata anche dall’ Accademia Italiana del Peperoncino, è specializzata nella coltivazione di moltissime varietà di questo piccante ingrediente.
Per l’occasione si è svolto inoltre un divertente contest culinario durante il quale sei concorrenti si sono messi alla prova sfidandosi nella preparazione di appetizer piccanti. Giustamente premiato un ragazzo poco più (per finta :-)) trentenne appassionatissimo, Andrea Messora, che si è presentato con peperoncini di varie qualità e che coltiva lui con molta cura.
Io ero in giuria quindi non ho cucinato nulla, ma vi propongo ugualmente una ricetta con peperoncino fresco che avevo preparato per l’occasione, non è un finger food ma un primo piatto.
Ingredienti per quattro persone: 350 gr di troccoli freschi, 2 tranci di tonno fresco, 4 pomodori a grappolo, 3 peperoncini verdi piccanti, 2 spicchi d’aglio, olio EVO e sale.
Lavare bene i pomodori, tagliarli a metà e svuotarli dalla polpa e dai semini e tagliarli a piccoli dadini. Lavare i peperoncini, tagliarli per lungo in due parti, togliere i semini e tagliarli a fettine sottilissime, sempre per lungo.
In un tegame scaldare un filo d’olio EVO e soffriggere l’aglio in camicia, appena dorato, aggiungere il resto degli ingredienti, far saltare a fiamma alta per 2/3 minuti, spegnere il fuoco e aggiustare di sale.
Nel frattempo, cuocere in abbondante acqua salata la pasta, scolarla al dente e spadellarla con il condimento amalgamandola bene aggiungendo un mestolo di acqua di cottura.
Impiattare creando un nido di pasta e servire aggiungendo un filo di olio EVO crudo.
Semplice, colorato e non troppo piccante perché la qualità che ho utilizzato ha un grado di piccantezza abbastanza basso (anzi, vi dirò che per i miei gusti era un troppo basso). Il grado di piccantezza si calcola in unità Scoville o SHU (Scoville Heat Units), dal nome dell’ideatore della scala. Ho trovato questo sito con tutte le informazioni in merito e con l’indicazione delle unità Scoville di tutte le varietà.
Io intanto mi sono portata a casa una bella piantina di Thai, spero di riuscire a mantenerla in vita!
Buon appetito!
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