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Paccheri con ceci e cozze

Immagine del redattore: Arianna VianelliArianna Vianelli

Cerco l’estate tutto l’anno…e riesco a trovarla solo nel piatto! Eh sì, in barba al brutto tempo che avrebbe spinto chiunque a preparare spiedo e manzo all’olio con polenta per trovare conforto in piatti caldi e opulenti, io non ho rinunciato a cucinare piatti a base di pesce e con ingredienti che fanno sognare mare e sole.

In questi giorni di piovosa vacanza mi sono rimessa finalmente ai fornelli per dedicarmi ai miei amati primi piatti, dedicandomi in particolar modo alla pasta (il risotto avrebbe “fatto inverno” e non era il mio intento peggiorare la situazione). Ecco quindi la ricetta dei paccheri con ceci e cozze che ho condiviso che le mie amate #tucche degustando Franciacorta e Soave.


paccheri ceci e cozze

Ingredienti per quattro persone:

  1. 350 g di paccheri 

  2. 1 kg di cozze

  3. 250 g di ceci secchi

  4. 10 pomodorini pachino o datterini

  5. olio extra vergine di oliva

  6. sale e pepe

  7. rosmarino

  8. aglio

Mettere a bagno i ceci almeno per 12 ore, dopodiché, farli bollire per almeno 25/30 minuti.

Pulire molto bene le cozze, so che è un lavoraccio ma s’ha da fa, lavare, strofinare ed eliminare la “barba”. In una padella ampia scaldare un filo d’olio e dorare un paio di spicchi d’aglio schiacciati. Aggiungere le cozze, coprire e lasciarle aprire.

Aggiungere i ceci e lasciare insaporire per cinque minuti aggiungendo qualche ago di rosmarino, i pomodorini tagliati in quattro e aggiustando di sale, se necessario.

Frullare una parte dei ceci con il minipimer.

Cuocere i paccheri in acqua salata e pochi prima del termine della cottura unirli al condimento affinché si insaporiscano per benino. Aggiungere una abbondante macinata di pepe nero, un filo d’olio crudo e servire aggiungendo un ciuffetto di rosmarino per guarnire il piatto.

…e mentre io spadello, come di consueto, si  chiacchiera al bancone degustando (tassativamente) Franciacorta. In questo caso un Camossi Extra Brut.


franciacorta camossi extra brut

Ma a tavola, per accompagnare il piatto, si assaggia un gradito omaggio delle ospiti, un Soave Vigne della Brà di Filippi, annata 2006, ma ancora freschissimo e pieno.


soave filippi vigne della brà

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