Buon anno a tutti!
Anche il 2015 è arrivato e, carica di buoni propositi, mi rituffo in cucina dedicando un po’ di tempo ai fornelli e a qualche nuova ricetta. L’anno nuovo non porta (volontariamente) nei miei piatti grandi cambiamenti. Le ricette restano semplici, veloci da realizzare, replicabili da chiunque e al contempo anche gustose e gradevoli da vedere.
Ingredienti per 4 persone:
350 gr di spaghetti integrali (io ho provato per la prima volta quelli di Cavalieri, sono molto buoni e saporiti)
300 gr di zucca
8 filetti di acciuga sott’olio
una manciata di semi di zucca
1 cipolla
un pizzico di cannella
un cucchiaio di aceto di mele
olio extra vergine di oliva
sale
un pizzico di polvere di liquirizia
In un tegame soffriggere la cipolla tritata finemente, aggiungere la zucca fatta a pezzetti, un paio di bicchieri di acqua e l’aceto. Lasciare cuocere per circa 30 minuti. Aggiungere un pizzico di cannella in polvere e aggiustare di sale.
Frullare tutto con il frullatore ad immersione fino ad ottenere una crema liscia.
In una padella far sciogliere in un filo d’olio i filetti di acciuga e aggiungere la crema.
In una pentola cuocere in acqua salata la pasta, scolare molto al dente ed aggiungere al condimento con un paio di mestoli d’acqua di cottura.
Amalgamare bene e far assorbire l’acqua.
Impiattare aggiungendo su ciascuna porzione una spolverata leggera di polvere di liquirizia*, alcuni semi di zucca e un filo d’olio extra vergine di oliva.
* preparare la polvere di liquirizia è semplicissimo, è sufficienti tritare finemente della liquirizia pura fino ad ottenerne una polvere sottile. Importante, se usata su piatti salati, dosarla nel modo giusto, senza mai esagerare. Il gusto troppo forte potrebbe rovinare il piatto. Qui trovate anche un’altra ricetta (Risotto al limone e liquirizia).
Il piatto, nonostante sia a base di zucca che di solito ha un sapore dolciastro, è abbastanza sapido, grazie alle acciughe, e leggermente agrodolce per l’aggiunta dell’aceto di mele. In abbinamento un Franciacorta Castello Bonomi Cruperdu che nel finale lascia in bocca note balsamiche che ben riprendono il leggero sapore di liquirizia.
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