Avevo anticipato in un post la mia passione per la cucina etnica e per l’utilizzo delle spezie. Ecco qui la mia cena…semplicissime uova al tegamino (cucinate in una padella antiaderente senza l’aggiunta di olio o burro) spolverate (o meglio ricoperte) da berberè…
Lo conoscete?
E’ un mix di spezie tipico della cucina eritrea ed etiope: peperoncino, zenzero, chiodo di garofano, coriandolo, pimento, Ruta graveolens, ajowan (erba del vescovo). E’ l’ingrediente base per molti piatti tra i quali lo zighinì, uno spezzatino a base di carne o pesce, cucinato con molta cipolla, berberè per l’appunto, e generalmente accompagnato dall’injera, una sorta di pane o piadina dalla consistenza spugnosa e dal sapore acidulo. Oltre che per lo zighinì è utilizzato anche per la kitcha che non è altro che un piatto “estemporaneo”, semplicissimo e veloce da preparare: miscelare farina, acqua e sale fino a creare una pastella abbastanza liquida, come se fosse una crepe, cuocerla in una padella antiaderente da entrambi i lati. Spezzettare la “piadina” con le mani e condirla con il berberè e burro chiarificato od olio.
Trovare il berberè non è semplicissimo, bisogna cercare nei negozi etnici presenti per lo più nelle grandi città. Io sono stata l’ottobre scorso al Salone del Gusto e penso di aver trascorso quasi una giornata intera nel padiglione di Terra Madre…e qui l’ho trovato…ne ho comprato un intero chilo!
Stasera per questioni di tempo e di “leggerezza” ho usato il profumatissimo (e piccante) mix per le mie amate uova (la cara collega Stefania Pompele ha appena parlato di “uovodipendenza”) ma appena possibile mi cimenterò in un’intera cena eritrea.
Sappiate che le ricette che io conosco e che ho assaggiato sinora non sono preparate seguendo le istruzioni trovate in internet ma quelle di una gentilissima parente eritrea (suocera di mia sorella…per l’esattezza) che mi delizia (e mi rimpinza) ad ogni visita con tutte queste gustose e piccanti pietanze!!!
p.s. Niente Franciacorta stasera…Birra!
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