Si sta avvicinando il periodo del tartufo ed io, con trepidazione, attendo una spedizione in Piemonte per godere di questo fungo “ipogeo”, seducente e prestigioso (oltre che naturalmente dei pregiati vini di questa terra).
Ieri sera Regione Piemonte, insieme a Ente Fiera di Alba e Sheraton, ha presentato, sotto la supervisione dell’amico Carlo Vischi, le Fiere del Tartufo Bianco in Piemonte 2013, appuntamenti da non perdere per i gourmet ed appassionati.
Nota alla foto: alzata la campana di vetro, da questi splendidi tartufi, si è sprigionato un profumo che non riesco a descrivere a parole.
Serata naturalmente all’insegna dei prodotti piemontesi, perciò niente Franciacorta, ma Metodo Classico Marcalberto (24 mesi di affinamento sui lieviti, 60% pinot nero e 40% chardonnay) come aperitivo degustato per accompagnare i deliziosi finger food preparati per l’occasione.
Tra un calice e l’altro, il discorso o meglio il racconto, appassionato e coinvolgente dell’Assessore al Turismo e della Tutela della Tartuficoltura, Alberto Cirio, che ha zittito tutti parlando, con entusiasmo e vero e proprio pathos, del tartufo, re della gastronomia piemontese.
La serata è proseguita assaporando i piatti degli Chef Bruno Cingolani del Ristorante Le Scuderie del Castello di Govone (Cn) e Walter Ferretto del Ristorante Cascinanalenuovo di Isola d’Asti (At).
Come noi winelovers facciamo per il vino, ecco l’Assessore che mette nella coppa del calice un tartufo e ne cattura il profumo, intenso ed inebriante. Non possiamo far altro che brindare insieme al tartufo bianco d’alba e al successo delle prossime fiere.
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