Se dovessi consigliare un locale per mangiare pesce di lago penso che subito, d’istinto, suggerirei questa graziosa trattoria a Clusane d’Iseo. Certo, potete anche avere il tempo di prendere il battello e arrivare fino a Montisola per sedervi in uno dei locali di cui è piena l’Isola, ma spesso tempo e voglia mancano perciò, se vogliamo rimanere sulla terraferma ecco il posto giusto, la Trattoria del Muliner.
Io ci vado spesso per diversi motivi: è valido, mangio bene, è vicino a casa, spendo il giusto, l’ambiente è molto carino ed il personale cortese.
Questo piccolo ristorante si trova a poche decine di metri dalle sponde del lago, al termine della passeggiata classica che i turisti percorrono le sere d’estate. L’ambiente è una chicca: le luci sono soffuse, i colori delle pareti e dell’arredo sono tenui sui toni del marrone ed écru, le cassette di vino vuote diventano librerie o scaffali porta bottiglie, le vecchie credenze servono davvero per piatti e bicchieri, le pareti sono adorne di orologi a pendolo con tanto di uccellino e cucù. L’arredamento è sì semplice ma intimo, gradevole e studiato al dettaglio.
D’inverno è molto gradevole mangiare in uno dei tavoli vicino al camino in ferro, d’estate invece si può stare sotto la veranda esterna (utilizzata comunque anche nella stagione fredda).
Cosa si fa in un ristorante? Si mangia prima di tutto quindi passiamo al menu.
Come anticipato i piatti forti sono quelli preparati con il pesce di lago anche se ovviamente ci sono anche altre succulente proposte per accontentare tutti (fileto di manzo, uova con il tartufo, costolette d’agnello, formaggi selezionati per citarne alcune).
Negli antipasti possiamo già assaggiare e avere un’idea dello stile del locale e della sua cucina: per una rapida ma completa degustazione di tutte le proposte niente di meglio che scegliere il Gran misto lago in un bel piatto potete assaggiare l’insalata di luccio cucinata tradizionalmente con cipolla, olio e prezzemolo, le alborelle in carpione, l’insalatina di gamberi d’acqua dolce, la polenta e la scardola secca.
In alternativa alla degustazione potete comunque scegliere ogni singolo assaggio sopra citato anche in “dose massiccia” oppure optare per le alborelle fritte, i filetti affumicati oppure per la famosa sardina del lago.
Anche nei primi piatti ingredienti lacustri, utilizzati al meglio in molte ricette: dai tagliolini caserecci ai gamberi d’acqua dolce alle tagliatelle con il pesce persico, dalle orecchiette al salmerino ai “pesciolini” ripieni di Coregone.
Io ho assaggiato (per l’ennesima volta!) gli spaghetti alla chitarra con le sardine essiccate, un #must sia a casa che fuori.
E per secondo? Mannaggia anche qui l’imbarazzo della scelta. Ovviamente in carta non poteva mancare la Tinca al Forno: siamo a Clusane e questo è il piatto tradizionale del paese, tant’è che gli viene dedicata un’intera settimana nel periodo estivo durante la quale tutti i ristoranti propongono menu fissi per far conoscere questo classico.
Oltre alla tinca, anche i bocconcini di anguilla al forno serviti con polenta oppure il coregone in sfoglia di patate, i filetti di pesce persico o il salentino al cartoccio. Per i più golosi anche il gran fritto lago.
Io sinceramente ho dovuto optare per la leggerezza e ho scelto un semplicissimo filetto di coregone alla griglia.
Sulla carta dei vini e delle birre (inizio ad aggiungere anche queste tra le mie predilezioni) avrei forse qualche appunto da fare, etichette da togliere o quantomeno altre da aggiungere, ma per chi vuole godersi un po’ di Franciacorta, non solo nel piatto, ha la possibilità di scegliere tra una decina o poco più di etichette.
Un ringraziamento particolare a @margonauta per le foto.
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