L’accoppiamento limone e liquirizia poteva essere azzardato ma il risultato ha soddisfatto me e i commensali perciò ecco la ricetta di questo risotto, di facile e veloce preparazione, dal carattere particolare ma con un gusto delicato ed equilibrato.
Ingredienti per quattro persone:
350 g di riso carnaroli o vialone nano
1 scalogno
0,50 lt di brodo vegetale
3 limoni non trattati
1 calice di Franciacorta
2 cucchiai di liquirizia pura in scaglie
formaggio grattugiato tipo grana
una noce di burro
qualche fogliolina di menta
sale
olio extra vergine di oliva
Non capita sempre ma se ho tempo per cucinare con estrema calma sono solita prepararmi tutti gli ingredienti alla perfezione prima di cominciare a cucinare, come in questo caso…
Ricavare dai limoni la scorza, non grattuggiata a julienne.
Spremere il succo di mezzo limone.
Versare due calici di Franciacorta (uno per sfumare il risotto, uno da assaporare mentre si padella 🙂 ).
Tritare lo scalogno
Polverizzare con un mini mixer la liquirizia pura e accanto al recipiente preparate un colino.
Lavare le foglie di menta ed asciugarle.
Preparare il brodo vegetale con carote, sedano, patate e cipolla.
Le attività più impegnative sono già state fatte, non resta altro che iniziare a cucinare il risotto.
In un tegame versare un filo d’olio e soffriggere lo scalogno, aggiungere il riso e tostare per alcuni minuti. Sfumare con il Franciacorta. Appena il vino è evaporato versare il succo di limone ed iniziare ad aggiungere il brodo vegetale, un poco per volta man mano che si assorbe.
A metà cottura aggiungere 3/4 delle scorze di limone e aggiustare di sale.
Appena prima che il riso sia perfettamente al dente spegnere la fiamma, aggiungere il formaggio grattugiato e il burro per mantecare bene.
Impiattare il riso aggiungendo sopra a ciascun piatto, a con l’aiuto del colino, una spolverata di liquirizia e una foglia di menta come decorazione.
Il vino? Oggi cambio di denominazione! Si resta sempre in Franciacorta ma questa volta niente bolla, scelgo un Curtefranca Bianco, per l’esattezza un Bellavista Convento dell’Annunciata 2005, preziosa bottiglia che tenevo nasconta in cantina in attesa dell’occasione giusta. Questo vino viene prodotto con sole uve Chardonnay provenienti da vigne terrazzate sotto il Convento della SS Annunciata sul Montorfano. I terreni di origine tettonica regalano in bocca sentori e note molto minerali. L’esposizione a sud/sud-ovest garantisce alle viti una posizione soleggiata e quindi uve mature dal carattere pieno, ciò nonostante questo vino ha una spiccata acidità che risulta nella straordinaria freschezza di questo Curtefranca.
Comentários