Nonostante sul calendario manchino pochi giorni all’estate, in questi giorni non ci certo sono temperature che preannuncino l’arrivo dell’agognato solstizio. Caldo di giorno e fresco di sera. Nessuna voglia, almeno per me, di fresche insalate capresi o prosciutto e melone, perciò, l’altra sera, mi sono rifugiata in una confortevole (molto) pasta con polpo e fagioli.
I fagioli che ho usato non sono certo comuni, sono un presidio Slow Food della provincia di Ragusa Si tratta del Fagiolo cosaruciaru di Scicli caratterizzato da un colore bianco panna con delle screziature marroni, dal sapore dolce e delicato. Il nome infatti nel dialetto locale significa proprio cosa dolce.
Ingredienti per quattro persone:
300 g di paccheri
1 polpo di medie dimensioni
230 g di fagiolo casaruciaro di Scicli
2 spicchi di aglio
olio extra vergine di oliva
alloro
sale e pepe
Mettere a bagno i fagioli almeno per 24 ore per farli reidratare.
In una pentola (io uso quella di terracotta) dorare uno spicchio di aglio in un filo d’olio, aggiungere i fagioli e dell’acqua calda. Lasciare sobbollire per almeno un’ora. A metà cottura aggiungere 4/5 foglie d’alloro e sale grosso q.b.
In una pentola a pressione cuocere il polpo per 20 minuti (da quando la pentola inizia a fischiare), scolarlo, lasciarlo raffreddare e tagliarlo a tocchetti.
Frullare con il mini pimer metà dei fagioli e un mestolo d’acqua fino ad ottenere una purea liscia (la buccia del fagiolo non si deve sentire).
In una padella antiaderente soffriggere l’altro spicchio d’aglio, aggiungere il polpo e un paio di cucchiai della purea. Lasciare cuocere per 5 minuti a fiamma bassa.
In abbondante acqua salata cuocere i paccheri ma scolarli, con la schiumaiola, molto al dente, unirli al condimento con un paio di mestoli di acqua di cottura. Aggiungere la rimanente purea e portarli al dente. Se necessario aggiungere altra acqua. Aggiustare di sale e aggiungere una macinata di pepe nero.
Impiattare aggiungendo un paio di foglie d’alloro, un filo d’olio crudo e altro pepe.
In abbinamento a questo succulento piatto un Franciacorta Extra Brut, leggermente in contrasto con il sapore dolce degli ingredienti ma ideale per pulire la bocca dalla patina farinosa che proprio il fagiolo lascia in bocca.
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