Lo so, la settimana scorsa ho saltato quello che voglio considerare l’appuntamento settimanale dedicato ai ristoranti ed osterie franciacortine, Vinitaly ha assorbito tutto il mio tempo ed energie.
Me ne dispiaccio, recupererò con un doppio post!
Un paio di settimane fa sono stata all’Hostaria Uva Rara, locale molto bello a Monticelli Brusati, uno dei comuni più a nord della Franciacorta. Nonostante il nome non si tratta proprio di una osteria nel senso più utilizzato del termine ma di un vero e proprio ristorante dove però si può trovare tradizione, soprattutto in alcune proposte classiche, e innovazione grazie alle presentazioni dei piatti, ricerca ed ingredienti inusuali.
L’ambiente è molto accogliente: luci basse e calde, una stupenda volta a botte di pietra, arredamento in legno, allestimento e tavoli molto curati.
Mi piace molto anche la parte esterna del locale, nel cortile antistante l’entrata ombrelloni e sedute per godersi una cena all’aperto. Raccomando in questi casi un golf per le signore: a Monticelli c’è un clima più fresco e di sicuro si rende necessario.
Passiamo al dunque, quindi ai piatti che ho assaggiato, tutti accompagnati da una bottiglia (mezza in realtà, bonus a chi le tiene in carta) di il Mosnel Franciacorta Brut.
In attesa di ordinare una piccola entrée: polenta fritta con battuta di lardo.
Vellutata di piselli al timo che nasconde un cuore di ricotta e pomodori secchi con un pizzico di peperoncino e fili di pasta kataifi. Buona, gradita soprattutto la cremosità della vellutata che non dò sempre per scontata.
Pappardelle all’uovo con ragout bianco d’anatra e liquirizia. E’ il piatto che più ho gradito: pasta morbida e con un buon sapore di uova fresche, spessa e rugosa ideale per il sugo. Per chi fosse spaventato dalla liquirizia assicuro che non è per niente invasiva e non copre alcun sapore, se ne sente il gusto ai lati della gola rinfrescando la bocca.
Cenetta leggera? Macchè, dopo le pappardelle, ho divorato questo lombo d’agnello servito da una fresca insalata di cuori di carciofi crudi, patata in camicia e foglia di shiso. Una scoperta quest’ultima: senza nulla togliere alla carne, la foglia dal sapore particolare, aromatico e leggermente piccante, andava a nozze con la semplicità e dolcezza della patata!
Strano ma vero, io non sono amante dei dolci, ma questo, forse perché con un tocco sapido, mi è piaciuto molto. Frolla di mandorle, gelato al rosmarino e caramello salato.
Sul sito del ristorante trovate il menu attuale completo (oltre ad un superinvasivo menu per il giorno di Pasqua che si apre in automatico ad ogni pagina 🙂 ). Io mi riprometto di tornare all’Hostaria Uva Rara a provare il loro manzo all’olio, è in carta e non posso assolutamente lasciarmelo sfuggire, devo assaggiarli TUTTI.
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