Un paio di settimane fa sono stata per alcuni giorni a Napoli, non c’ero mai stata e nonostante lo scopo del viaggio non fosse puramente turistico sono riuscita, passeggiando senza meta, a vivere un pochino questa città, ad ammirarne i profili e sorriderne ascoltando la cacofonia dei clacson che DAVVERO risuona tutto il giorno diventando un sottofondo che passa quasi inosservato dopo poco.
Il tempo libero non è stato moltissimo ma di certo sfruttato al meglio. Ecco le cose che voglio ricordare e consigliare.
1. Mergellina e Lungomare Caracciolo

Con una splendida giornata di sole una capatina al mare era quasi doverosa quindi perché non andare verso Mergellina e godersi la nuova passeggiata chiusa al traffico delle strombazzanti auto? Pedalando su un rishò giallo si possono percorrere oltre tre km di area pedonabile e ciclabile che va da Castel dell’Ovo al porticciolo di Mergellina. Breve tappa a parlare con i pescatori nei pressi della Rotonda Armando Diaz scontenti della chiusura al traffico del viale “ca’ chiu nisciun accatta o pesce!” #puntidivista
2. Il Borgo Marinaro

Dopo una “faticosa” pedalata un buon pranzetto in uno dei ristoranti che si trovano sotto Castel dell’Ovo nel pittoresco Borgo è molto gradito. Probabilmente le proposte dei locali sono un po’ “da turista” ma in questo caso vincono l’atmosfera rilassante e la vista.
3. Il Ministeriale di Scaturchio

Tra le molte pasticcerie storiche e famose di Napoli c’è Scaturchio in Piazza San Domenico Maggiore. E’ citata, a buon ragione, in tutte le guide della città per il suo Ministeriale, un cioccolatino servito “vicino” al caffè, dalla ricetta segreta: un medaglione di cioccolato sottile e croccante con un ripieno cremoso (secondo me una crema di caramelle Rossana!!!! :-)), molto buono.
3. Cena tipica all’Hosteria Toledo
Ovviamente sul mio iPhone ho scaricato la App delle Osterie di Slow Food grazie alla quale localizzo i locali (che generalmente mi piacciono) attorno a me…utilissima! Bon, essendo a fare una passeggiata nei Quartieri Spagnoli e dopo una breve tappa nostalgica (sembra di essere a Milano! :-)) in galleria Umberto I decido per l’Osteria Toledo a circa 386 mt da me 🙂 e li che faccio?…ordino tutto!
4. Il caffè zuccherato di Caffè Mexico

In Piazza Dante si trova un bar/torrefazione frequentatissimo dalla gente del posto, il Caffè Mexico. Cassa, scontrino e bigliettino da consegnare al bancone e un caffè ustionante (accompagnato dall’immancabile bicchiere d’acqua) è sul banco. Per fortuna mi scappa l’occhio: un cartello alla parete avverte che viene servito zuccherato (crema di zucchero e caffè) quindi se qualcuno lo desidera amaro è pregato di avvertire prima…fatto e mi godo la bevanda in purezza, come piace a me.
5. La pizza di Gino Sorbillo

Lo stomaco non ha retto, non poteva farlo, ma l’intenzione iniziale, leggendo l’elenco delle pizze all’esterno dell’affollatissima pizzeria di Gino Sorbillo, era di assaggiarne almeno tre…impossibile, vero, ma le due assaporate erano da svenimento. Vivendo in Franciacorta è difficile riuscire a mangiare una pizza alla napoletana con la crosta alta e morbida (spezzo mezza lancia solo a favore del Ristorante Pizzeria San Martino a Iseo che ha una pizza molto simile e buona ma che ci si può concedere solo ogni tanto per via del costo che non è certo di € 3,30 per una margherita come da Gino). #top bravissimo Gino che nonostante la notorietà e le varie ospitate ai programmi da foodies era dietro il bancone a fra volare la pasta!
7. Caffè Gambrinus e Piazza del Plebiscito
Tra Piazza Plebiscito e Piazza Trento e Trieste si trova lo storico Cafè Gambrinus, il più antico caffè di Napoli. Gli arredi sontuosi, gli specchi e i lampadari di cristallo rendono speciale anche un semplice caffè. Tappa obbligatoria se sei per la prima volta a Napoli.
8. Il Babà

Il babà, altra chicca napoletana da non lasciarsi sfuggire! Non dobbiamo pensare solo ai piccoli funghetti tanto simili ai tappi dei miei Franciacorta che si trovano nelle vetrine delle pasticcerie del Nord ma a opere in maxi formato: grandi come torte o abbondanti mono porzioni. Ahimè, spesso contaminate da crema o cioccolato. A me piace semplice, dolce e bene bagnato dal rhum.
9. Passeggiata nel Centro Storico

Per smaltire tutto ciò che è stato ingerito cosa meglio di una passeggiata nelle gremite e animate vie del Centro Storico? Un passaggio (lento) per Via San Gregorio Armeno conosciuta per le sue botteghe artigiane dedicate ai presepi, una visita alla Cappella di San Severo per ammirare (ma non fotografare!) il Cristo Velato, una sosta nel complesso monastico di Santa Chiara con la sua austera basilica e il coloratissimo chiostro di maioliche. Cose da vedere.
10. La Cattedrale di San Gennaro
A pochi metri dall’hotel (che tenterò di ricordare solo per il bell’ascensore d’epoca che faceva tanto Sciarada con Cary Grant e Audrey Hepburn) si trova la Cattedrale di San Gennaro. Avrei provato vergogna se non fossi entrata quindi, prima di prendere il volo di ritorno, eccomi a prostrare il capo al Santo napoletano. #ameliemelina è rimasta affascinata dal Cardinal Carafa (chissà com’è che mi ricordo il nome! 🙂 che prega il Santo nella cripta.
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