Per la prima volta ho partecipato a OnlyWine, il Salone Nazionale dei Giovani Produttori e delle Piccole Cantine che si è svolto a fine Aprile a Città di Castello, provincia di Perugia. Non è stata un'edizione qualsiasi perchè la manifestazione è giunta proprio quest'anno al suo decimo compleanno. Tutto più sentito, arricchito e partecipato.
Il Salone ha un taglio particolare perchè come spiega lo stesso nome è dedicato a piccole o giovani realtà di tutta Italia e non solo. In totale erano oltre 120 le cantine presenti che per tre giorni hanno proposto i loro vini al banco d'assaggio allestito nel grande giardino di Palazzo Vitelli.
A contorno dei banchi non sono mancate masterclass e convegni.
Ma passiamo al sodo... gli assaggi, che in gran parte ho fatto con Alessandro Ingrosso @tannintime, sono stati molti e in alcuni casi davvero interessanti. Impossibile per me concentrarli tutti in un unico post. Nelle prossime righe mi dedicherò alla #Sicilia.
Parto da quest'Isola splendida con i suoi vini dell'Etna che sto scoprendo e approfondendo nell'ultimo anno.
Finalmente sono riuscita a stringere la mano e trascorrere un po' di tempo con Roberto Abbate, micro vignaiolo per passione di Passopisciaro (CT).
Ho assaggiato un suo vino per la prima volta lo scorso anno nella mia enoteca di fiducia (che scova sempre delle chicche), si trattava dell'Etna Rosso 2019, vino che è subito stato inserito tra i #preferiti.
Roberto ha cominciato a produrre vino da autodidatta grazie alla passione trasmessagli dal fratello maggiore e ora, anche se la produzione creata dalle vigne ultra ottantenni situate nel versante Nord dell'Etna resta bassissima in termini di quantità, penso abbia raggiunto ottimi livelli qualitativi.
#OnlyWine è stata occasione per fare una mini verticale di Etna Rosso Doc.
L'annata 2019, che già conoscevo, non differisce dai miei ricordi: freschezza, una bella acidità che si fonde con tanto frutto, una 2020 perfetta a questo punto della sua vita, fragrante, quasi balsamica e succosa, e una 2021 da poco in bottiglia sprigionante un frutto maturo intenso, più morbido, di sicuro con grande potenzialità.
Frutta matura, mineralità e una nota vegetale fresca e piacevole per l'Etna Bianco 2021 creato con Carricante 80% (uvaggio che da disciplinare deve predominare con un minimo del 60%) e Minnella 20% (vitigno autoctono siciliano che regala un tocco di aromaticità).
Il Bianco Etna Doc è vinificato solo in acciaio così come l'Etna Doc Rosato prodotto con Nerello Mascalese e un pizzico di Nerello Cappuccio.
Resto sul vulcano con gli assaggi di Tenuta di Aglaea, piccola cantina di Anne-Louise Mikkelsenche, danese che non solo si è innamorata di questi posti e delle persone che li animano ma che ha anche intuito alcuni anni quello che sarebbe stato il successo dei vini Etna. Tenuta Aglaea lavora tre ettari e mezzo di vigne di Nerello Mascalese sul versante nord dell'Etna, ad un’altitudine di 700-800 metri.
Probabilmente anche per la giornata di cielo azzurro, sole e vero e proprio caldo, la degustazione è partita con l'Etna Rosato, Nerello Macalese 100% vinificato in acciaio. Un sorso fresco, minerale e goloso.
Non poteva mancare l'assaggio di un Etna Doc Rosso, tra le diverse etichette, menziono Talía 2019, un vino gentile da molti punti di vista, profumi, sentori e tannino sono eleganti e delicati.
Con Terre del Sole Zerilli, ci spostiamo in provincia di Trapani. I vigneti di Leonardo, rappresentante della quarta generazione della Famiglia Zerilli insieme al fratello maggiore Antonino, si trovano tra Perosino, Mazzara e Marsala per una superficie totale di circa nove ettari. Le varietà coltivate sono molteplici ma su tutte Grillo e Nero d'Avola, vitigni autoctoni, la fanno da padrone.
Proprio a base di Grillo, usato al 100%, è Le Bollicine del Sole Leonardo. Metodo Martinotti lungo dosato come Brut. Le Bolle del Sole è entrato in commercio nel 2019, il 17 Dicembre, in occasione proprio della laurea del giovane produttore la cui firma è riportata in etichetta, essendo questa nuova bottiglia l'argomento della sua tesi. La bolla è vivace, il sorso saporito e leggermente sapido.
In occasione di questa edizione di OnlyWine Leonardo ha ricevuto da Andrea Castellani, uno degli organizzatori, il Premio Fedeltà per aver partecipato a tutte le dieci edizioni dell'evento. Complimenti!
Last but not least Leonarda Tardi, cantina di Salaparuta che porta il nome della madre dei solari fratelli Eliana e Calogero presenti a Città di Castello.
Con la sola eccezione dello Chardonnay, tutti i vini della cantina sono creati con vitigni autoctoni: Grillo e Nero d'Avola usati in purezza e Catarratto in blend con il vitigno internazionale che però diventa messaggero di questo territorio, o meglio della terra di questa zona caratterizzata da argilla con una componente importante di calcare che conferisce a tutti i vini una grande identità.
Assaggiati a OnlyWine Lunedda, Grillo 100% e il blend. Il primo vino è vinificato in acciaio, arricchito in struttura e complessità grazie alla permanenza sul lie di circa tre mesi. Profumato, sapido e per questo certamente godibile anche tra qualche anno. Il secondo vino è composto da un 60% di Catarratto lucido e Chardonnay per il restante 40%, la vinificazione è simile a Lunedda, il risultato assai diverso ma allo stesso modo piacevole. Un tocco di eleganza unito ad una bella freschezza lo rendono di ottima beva.
Gli assaggi non si sono esauriti con la Sicilia ovviamente, in altri post Umbria, Marche e Toscana.
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