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Spaghetti con quinoa rossa, gamberi e polvere di caffè con Villa Franciacorta Emozione Brut

Immagine del redattore: Arianna VianelliArianna Vianelli

piatto quinoa 1

Quinoa quinoa quinoa…dopo averla cucinata la prima volta in questa ricetta mi sembra di vedere ovunque questo semino…è proprio di moda! La ripropongo oggi ma con una leggera novità…una nuova nuance di colore…rouge! Che ne dite?


Non sapevo manco esistesse in realtà, ma domenica 7 luglio sono stata all’ottavo raduno dei Sovversivi del Gusto e lì ho trovato un simpatico ragazzo che alla propria postazione presentava farine, pasta di quinoa e molti altri prodotti biologici. La sua azienda si chiama Bio&Food e si trova a Sesto San Giovanni, qui potete trovare una ricca gamma di prodotti bio certificati tra i quali anche uova, pasta ripiena, sughi pronti…


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Non mi sono lasciata sfuggire l’occasione di acquistare qualche cosuccia da utilizzare nelle mie ricette…ecco quindi la prima!

Ingredienti per quattro persone: 300 gr di spaghetti alla chitarra, 100 gr di quinoa real rossa, 8 gamberoni, olio EVO, sale, polvere di caffè, mezzo calice di Franciacorta.

Preparazione: pulire i gamberoni da testa, carapace e filetto e marinarli per mezz’ora con sale, succo di limone e Franciacorta. Cuocere la quinoa mettendo i semi in una piccola pentola, coprirla di acqua per il doppio del volume, portare ad ebollizione aggiungendo un pizzico di sale grosso. Dopo cinque minuti spegnere la fiamma, coprire con un coperchio e lasciare riposare per 10 minuti.

Scottare i gamberi in una padella con un filo d’olio EVO, aggiungere la quinoa e bagnare con mezzo mezzo bicchiere di fumetto preparato con le teste dei gamberi. Nel frattempo cuocere gli spaghetti alla chitarra in abbondante acqua salata, scolarli molto al dente e spadellarli con il condimento, aggiungere un po’ di acqua di cottura se necessario.

Impiattare creando un nido di pasta, aggiungere una lieve spolverata di polvere di caffè e un olio EVO.


piatto con bottiglia

Assaggiando la pasta mi è piaciuto molto il sapore leggermente acidulo dei gamberi marinati in contrasto con il gusto tostato del caffè uniti alla croccantezza e dolcezza della quinoa.

Io ho utilizzato un olio monovarietale Mignola dell’azienda Colle Nobile di San Marcello, in provincia di Ancona, altra scoperta della mia domenica sovversiva. E’ un olio fruttato leggero, di colore giallo tenue. Al naso sprigiona sentori di frutti di bosco e mela matura. In bocca risulta inizialmente dolce, con un timbro piccante contenuto e una caratteristica nota amara lunga e persistente.

Non mi sono dimenticata certo il vino! Una bottiglia di Villa Franciacorta Emozione Brut 2008 ci sta alla perfezione: chardonnay 85%, pinot nero 10% e pinot bianco 5% con 30 mesi di affinamento sui lieviti. Millesimo 2008, frutto quindi di una vendemmia piuttosto anticipata che ha permesso di ottenere una giusta gradazione e acidità. Il colore è giallo paglierino, al naso sprigiona note floreali, frutta fresca e crosta di pane. Retrogusto persistente in bocca.

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